elisa 800 R-VIT
Si scrive un nuovo capitolo nella storia della ventilazione intensiva.
La dotazione di elisa 800 R-VIT comprende un'interfaccia speciale per la tomografia a impedenza elettrica (TIE). elisa 800 R-VIT unisce la ventilazione intensiva e TIE e li combina grazie ad una semplice interfaccia utente. La visualizzazione dello schermo è completamente configurabile e si adatta alle esigenze della clinica e ai suoi standard interni. Allo stesso tempo, si riducono gli operativi gestionali i costi per i corsi di formazione. Oltre alla ventilazione invasiva e non invasiva con una grande compensazione delle perdite, le opzioni di ventilazione comprendono anche la terapia con O2 a portata elevata e la ventilazione con casco. Per impedire alla ventilazione protettiva dei polmoni di rimanere solo una parola, varie funzioni, come ad esempio PEEPfinder, capnometria volumetrica, monitoraggio esofageo e transpolmonare della pressione, supportano l'applicazione a posto letto.
Gli indicatori di weaning completi, le funzioni di monitoraggio e il Weaninganalyzer supportano anche situazioni di weaning complesse e prolungate.






La ventilazione è possibile con elisa 800 R-VIT.
I potenti computer, i tessuti innovativi e gli algoritmi all'avanguardia hanno permesso alla tomografia a impedenza elettrica di uscire dalla fase puramente scientifica e di entrare le attività cliniche di tutti i giorni. La densità dei sensori troppo limitata, le strategie di valutazione complesse e le piaghe da decubito causate dalla fascia di sensori sono ormai una storia del passato. È possibile individuare a colpo d'occhio le alterazioni delle aree polmonari dipendenti e indipendenti e adattare le impostazioni di ventilazione sottoposte a monitoraggio.

La tomografia a impedenza elettrica (TIE) è una tecnica a posto letto da utilizzare per una definizione affidabile della funzionalità polmonare localizzata in modo non invasivo e senza esposizione alle radiazioni.
Espandendo elisa 800 R-VIT con il modulo elisa VIT, si combinano entrambe le funzioni: ventilazione intensiva e TIE.
La ventilazione, lo stiramento, la compliance regionale, il volume corrente regionale e l'entità del volume polmonare disponibile (Functional Lung Size) possono essere valutati, monitorati e utilizzati come base per una strategia di ventilazione in modo semplice e continuo. In questo modo, TIE supporta l'adozione della ventilazione protettiva dei polmoni, del posizionamento terapeutico e del processo di weaning.
Sono presenti molte motivazioni alla base dell'impiego degli anestetici volatili in terapia intensiva: tentativi di risveglio di routine, sindrome da propofol, valutazione neurologica tempestiva dei pazienti ventilati in terapia intensiva o riduzione della sindrome da transito. Löwenstein ha raccolto questa sfida e realizzato una strategia completa per la "sicurezza, comprese le caratteristiche prestazionali di base per le postazioni di lavoro dell'anestesia". Non si tratta solo del funzionamento in sicurezza dei dispositivi per la ventilazione intensiva e degli effetti dei gas anestetici sui materiali del ventilatore per terapia intensiva. La funzione anestetica compensa le resistenze inspiratorie ed espiratorie del sistema Sedaconda evitando il prolungamento della durata d'espirazione media riducendo il rischio d'inceppamento e assicurando l'accuratezza della misurazione del volume.
In abbinamento al sensore multigas LEOLYZER, è eventualmente possibile misurare e monitorare i gas anestetici con precisione direttamente da elisa.
In abbinamento al sensore multigas LEOLYZER, è eventualmente possibile misurare e monitorare i gas anestetici con precisione direttamente da elisa.
Il LEOMETRY di Löwenstein consente di monitorare in modo semplice la nutrizione dei pazienti ventilati. Espandendo i ventilatori elisa con il modulo ZISLIN, è possibile eseguire la calorimetria indiretta a posto letto in qualsiasi momento senza monitor aggiuntivi ed è un'operazione semplice come la capnometria di fine espirazione.
LEOBRAIN di Löwenstein consente di monitorare in modo semplice e a posto letto il livello di sedazione. Espandendo i ventilatori elisa con il modulo LEOBRAIN, è possibile eseguire il monitoraggio della sedazione supportato da EEG in qualsiasi momento direttamente attraverso il ventilatore senza monitor aggiuntivi ed è quindi parte integrante del monitoraggio della ventilazione.
Il monitoraggio continuo e il sistema di controllo della cuffia bloccato rappresentano una delle misure metriche per ridurre il rischio VAP nei pazienti ventilati nell'unità di terapia intensiva. Il controllo della cuffia intermittente attraverso un manometro, finora spesso in uso, presenta solo una scarsa adeguatezza a contrastare questo rischio. Per questo motivo, Löwenstein ha dotato i propri prodotti di successo della nuova funzione "Cuffscout". Durante questa operazione si mantiene e si monitora la pressione della cuffia preimpostata dall'utente.
Inoltre, i dispositivi di Löwenstein riconoscono immediatamente anche le cuffie difettose e le perdite e dispongono di un algoritmo di rilevamento della tosse. In questo modo, si semplifica ulteriormente la personalizzazione della cuffia.
La ventilazione protettiva dei polmoni riduce le complicanze associate, in particolare riducendo le sollecitazioni meccaniche di pressione e volume dei polmoni. Le scoperte degli ultimi anni dimostrano che è possibile offrire una ventilazione protettiva dei polmoni solo attraverso l'adeguamento periodico delle impostazioni del ventilatore alla singola funzionalità polmonare. Ma cosa succede se non è più possibile rispettare le classiche disposizioni della ventilazione protettiva dei polmoni?
L'adeguamento della terapia di ventilazione in base alla misurazione della pressione transpolmonare è un metodo semplice, meno invasivo e valido che richiede solo l'approntamento di una sonda gastrica modificata . Le alterazioni della pressione esofagea durante un ciclo respiratorio rispecchiano le variazioni della pressione pleurica. Trattandosi della differenza tra la pressione di ventilazione e quella pleurica, la situazione della pressione transpolmonare mostra l'entità dello stress meccanico esercitato sugli alveoli ed è quindi responsabile dei danni polmonari associati alla ventilazione. La pressione di plateau inspiratoria impostata dal ventilatore riveste piuttosto un ruolo secondario. Secondo gli studi, a causa dell'elevata variabilità del rapporto tra l'elasticità dei polmoni e il torace, una pressione di plateau inspiratorio impostata dal ventilatore determinava gradienti di pressione transpolmonare molto diversi. Nei pazienti affetti da un incremento della pressione pleurica, dovuta ad esempio all'aumento della pressione intra-addominale, la stessa pressione inspiratoria può essere associata a minori danni polmonari associati alla ventilazione rispetto ai pazienti che presentano una bassa pressione pleurica. È possibile adattare la pressione transpolmonare di fine espirazione (TPP exsp) attraverso la titolazione del livello di PEEP applicato dato che la pressione delle vie aeree è correlata al livello di PEEP applicato. Al contrario di altri processi di rilevamento del singolo livello di PEEP, è possibile utilizzare questo metodo anche in ventilazione spontanea e in fase di weaning. La misurazione della pressione esofagea può fornire preziose informazioni anche in fase di weaning (rivelazione di una asincronia paziente-respiratore, monitoraggio dello sforzo dei muscoli respiratori, calcolo di PEEP intrinseco in ventilazione spontanea, ecc.) e consente di ottimizzare il processo di weaning. In condizioni di respirazione spontanea, è possibile stabilire l'attività respiratoria del paziente nelle situazioni acute in modo da adattare il supporto necessario del paziente direttamente alla funzionalità polmonare specifica mediante la pressione di supporto.
Nell'era dei sistemi di ventilazione protettivi dei polmoni, è possibile ottimizzare l'efficienza della ventilazione grazie a misure mirate del rapporto tra spazio morto e volume corrente. La capnografia viene fornita sotto forma di rappresentazione grafica della concentrazione espiratoria di CO2ed è un componente essenziale del monitoraggio a posto letto del paziente ventilato. La capnografia fornisce una rappresentazione della cinetica della CO2in modo non invasivo e in tempo reale. Nella routine quotidiana, si utilizza principalmente per identificare l'intubazione corretta e per adattare il volume dei respiri al minuto da applicare. Tuttavia, la capnografia può fornire informazioni aggiuntive di portata molto più ampia e di particolare interesse clinico, soprattutto nella sua forma di capnografia volumetrica, non ancora stata utilizzata su vasta scala in ambito clinico. Sono comprese le operazioni di monitoraggio ottimizzazione della ventilazione, ma anche la valutazione dello scambio di gas. Grazie a questo approccio, il personale terapeutico ottiene i parametri clinici per il processo decisionale direttamente dal letto del paziente, ma che in passato erano disponibili solo attraverso procedure più complesse, invasive e non automatiche.
La regolazione automatica della concentrazione di ossigeno inspiratorio basata sulla pulsossimetria consente di applicare l'ossigeno a seconda delle linee guida. Le elevate concentrazioni di O2 possono provocare episodi indesiderati. Lo spettro si estende dalle reazioni infiammatorie delle vie aeree passando per le atelettasie da riassorbimento e le convulsioni fino ad arrivare ad incremento della mortalità ospedaliera. Con la terapia con O2 a portata elevata e la ventilazione si consiglia di monitorare costantemente la saturazione dell'ossigeno e adattare progressivamente la concentrazione di ossigeno inspiratorio al singolo intervallo terapeutico. In base alla pulsossimetria integrata, LEOCLAC consente di adattare in modo continuo la concentrazione di ossigeno inspiratorio all'intervallo terapeutico impostato. LEOCLAC esegue una valutazione progressiva della qualità dell'onda sfigmica e rileva eventuali artefatti grazie alla sua possibilità di abbinamento alla ventilazione invasiva o non invasiva, ma anche HFOT. Un'ampia gamma di formati e modelli di sensori SpO2sono a disposizione di LEOCLAC. LEOCLAC consente di monitorare in modo indipendente la frequenza cardiaca, la saturazione di O2e la curva di Pleth. La grafica intelligente facilita una semplice valutazione della regolazione di FiO2.
È certo che le funzioni sincronizzate della respirazione di collasso e riapertura delle aree polmonari nei pazienti affetti da ARDS provocano un danno significativo al tessuto polmonare e che le operazioni sincronizzate della respirazione di apertura e chiusura ("alveolar cycling") delle aree polmonari rappresenta in particolare un fattore di rischio indipendente di una maggiore mortalità. È possibile utilizzare PEEPfinder per ottimizzare le impostazioni del ventilatore fornendo supporto alla ventilazione protettiva dei polmoni. La manovra viene eseguita in una finestra sicura e può essere combinata con una funzione di pre-ossigenazione. Lo strumento PV semi statico avanzato fornisce supporto all'utente nella valutazione di stress e sforzo. Gli algoritmi intelligenti e le ricche funzioni di sicurezza semplificano la determinazione delle proprietà elastiche dei polmoni. Per eseguire questa opzione, sono disponibili numerose opzioni di valutazione. Il supporto grafico alla valutazione per rilevare i punti d'inflessione, la registrazione degli indici di stress e le opzioni di salvataggio dei loop di riferimento semplificano la determinazione della finestra di ventilazione sicura.
Caratteristiche del prodotto
Ventilazione non invasiva
L'innovativa tecnologia di controllo e gli algoritmi speciali consentono un'ampia compensazione delle perdite. Il flusso secondario regolabile e con compensazione delle perdite riduce il fenomeno di rebreathing di CO2nelle maschere naso-bocca e garantisce al paziente il comfort d'attivazione necessario. Le modalità di ventilazione speciali e i ritardi regolabili degli allarmi acustici riducono avvisi stressanti anche in condizioni anatomiche complesse e in presenza di perdite elevate. In caso di applicazioni prolungate o di irregolarità cutanee preesistenti, la ventilazione con casco mette a disposizione un'altra opzione non invasiva evitando l'intubazione e la ventilazione invasiva. La ventilazione non invasiva fa parte della dotazione di base di ogni ventilatore della famiglia elisa.
Terapia con O₂ a portata elevata
Con la terapia con O2a portata elevata si applica un flusso relativamente elevato di gas inspirabile riscaldato e umidificato attraverso una cannula nasale. Per quanto riguarda il gas inspirabile si tratta di aria, miscele aria-ossigeno o ossigeno puro a seconda dell'indicazione e della sede. Di conseguenza, gli effetti di questa terapia sono visibili nel ricambio di CO2 dello spazio morto anatomico con una riduzione dell'attività respiratoria e una migliore ossigenazione. Grazie all'architettura del sistema della serie elisa, non è necessario sostituire il circuito quando si passa da HFOT alla ventilazione non invasiva o invasiva. La terapia con O2 a portata elevata fa parte della dotazione di base ogni ventilatore della famiglia elisa.

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